Sull’inserto “Tuttolibri” del quotidiano La Stampa di Sabato 1 Settembre, Francesco Troiano ha recensito Stanley Kubrick e me descrivendolo come un bel ritratto che racconta l’aspetto privato di Stanley Kubrick senza contraddire la sua pubblica eccellenza, ma al contempo capace di sfatare molti degli stereotipi legati alla sua immagine.
Al servizio del mitico cineasta per quasi un trentennio, dal 1971 al 1999, l’autore del volume – prima come autista, poi da assistente, infine segretario tuttofare, confidente, amico – ci racconta di un individuo generoso, gentile, perfezionista sul lavoro, esigente in certi aspetti della quotidianità. [...]
Un libro godibile, davvero: lieve, come l’estate che, lenta, s’accomiata, svanisce.