La storica rivista Cineforum ha recensito Stanley Kubrick e me nel numero di novembre 2012.
Quello che colpisce e piace di Stanley Kubrick e me, oltre al fatto di essere un formidabile sguardo “dal di dentro” della macchina creativa kubrickiana, è il tono con cui sono raccontati da D’Alessandro quasi trent’anni della sua vita: pacato, divertito, commosso, senza retorica né autocompiacimento.
Kubrick fu un datore di lavoro esigente, ma amichevole, amante della precisione ma non maniacale, per niente ossessionato dalla segretezza ma giustamente attento alla riservatezza del suo lavoro come all’intimità della sua famiglia. [...]
Stanley ed Emilio, un po’ Don Chisciotte e Sancho, un po’ Sherlock Holmes e Watson, rimangono nella memoria come persone di grandissimo spessore.
Arturo Invernici