L’accoglienza che abbiamo ricevuto al Festivaletteratura di Mantova è stata straordinaria: come ha scritto Emanuele Salvato su Il Fatto Quotidiano, Già esaurito l’evento che vedrà protagonista Emilio D’Alessandro. A prima vista un Carneade, ma basta scorrerne la biografia per rendersi conto di come mai i biglietti per ascoltarlo siano andati a ruba. Circa 300 persone erano presenti nell’aula magna...
I bauli di Stanley Kubrick
Dopo il trasloco a Childwickbury, era giunto il momento di trovare un posto alla roba di Stanley. Lo Stable Block, l’edificio di forma quadrata con cortile interno precedentemente adibito a stalle, fu provvidenziale. Nello stanzone di destra Stanley volle sistemare i bauli che contenevano tutto quello che non aveva mai buttato via da quando aveva iniziato a fare film. Erano centinaia: una piramide di bauli di legno, di acciaio, verdi, neri,...
I portachiavi dell’Overlook Hotel
Stanley utilizzò i portachiavi dell’Overlook Hotel avanzati per le chiavi di casa sua. «Tu quale numero vuoi?» mi chiese. «Il 107» risposi «come il numero dell’autobus che prendevo tutti i giorni da Edgwarebury Lane per andare a lavoro all’ospedale.»
Presentazione al Festivaletteratura
Mercoledì sera presentiamo Stanley Kubrick e Me nella giornata inaugurale del Festivaletteratura di Mantova: l’evento “Trent’anni con Kubrick” vedrà Emilio raccontare il suo incontro con il regista, la lunga lavorazione di Barry Lyndon, la costruzione degli imponenti set di Shining, il trasloco da Abbots Mead a Childwickbury, l’infinita cura e l’affetto del regista per gli animali, l’entusiasmo per...
Il Kubrick mai raccontato
Sull’inserto “Tuttolibri” del quotidiano La Stampa di Sabato 1 Settembre, Francesco Troiano ha recensito Stanley Kubrick e me descrivendolo come un bel ritratto che racconta l’aspetto privato di Stanley Kubrick senza contraddire la sua pubblica eccellenza, ma al contempo capace di sfatare molti degli stereotipi legati alla sua immagine. Al servizio del mitico cineasta per quasi un trentennio, dal 1971 al 1999,...
Chi è quell’uomo con la barba accanto all’autista di Kubrick?
Su Il Venerdì di Repubblica del 31 agosto ha debuttato la storia di Emilio e Stanley, con un lungo articolo firmato da Antonio Gnoli e corredato da numerose fotografie a colori. Sembra incredibile che un uomo ombroso, incline al sospetto, pieno di fisime e di sfiducia nei riguardi del prossimo, abbia accolto e reso indispensabile alla propria vita una figura come quella di D’Alessandro. Eppure, a guardare le foto che li immortalano...