Quando Stanley concludeva un film lasciava dietro di sé qualche tonnellata di roba da far entrare in casa: fotografie, costumi, documenti, tappeti, mobili, lampadine, televisori, cavi elettrici… Non buttava mai niente. Anche se non sapeva se qualcosa sarebbe tornata utile preferiva comunque conservarla «Perché non si sa mai.» L’unica cosa che era certo di buttar via era la pellicola che non aveva usato nel montaggio finale dei...
Il corredo dei marines
Il vestiario dei marines per Full Metal Jacket fu acquistato in negozi londinesi che vendevano abbigliamento militare di seconda mano. Le giacche con le tasche, di stoffa resistente, arrivavano invece dall’America, nuove, cucite sullo stesso modello di quelle d’epoca. Ognuna aveva una fettuccia di tessuto su cui era stato stampato il nome del Marine che l’avrebbe indossata. L’azienda che le produsse ne fece anche una con stampato...
A Beckton Gas Works
Una foto scattata da Martin Hunter nei nostri sopralluoghi alla fabbrica di Beckton, scelta da Stanley come location per la città di Hue in Vietnam. Intorno alla fabbrica l’aria era gelida, incredibilmente più fredda di Childwickbury: senza il riparo della città e con davanti solo un’ansa del Tamigi, il vento colpiva violentemente gli edifici semidemoliti, fischiando tra i buchi nel cemento. Il terreno era coperto di neve ghiacciata che...
Trent’anni con Kubrick
L’accoglienza che abbiamo ricevuto al Festivaletteratura di Mantova è stata straordinaria: come ha scritto Emanuele Salvato su Il Fatto Quotidiano, Già esaurito l’evento che vedrà protagonista Emilio D’Alessandro. A prima vista un Carneade, ma basta scorrerne la biografia per rendersi conto di come mai i biglietti per ascoltarlo siano andati a ruba. Circa 300 persone erano presenti nell’aula magna...
Accompagnare le persone da Kubrick
Comportandosi in modo schivo e riservato, Stanley non faceva che alimentare una serie di dicerie che rimbalzavano da un articolo di giornale all’altro. Ne avevo avuto già un assaggio durante le riprese di Barry Lyndon e ora, anni dopo, davano ancora fastidio. Tutti coloro che conducevo da Stanley mi chiedevano come potessi «lavorare con una persona del genere». Charles Aznavour, che accompagnai da Heathrow a Abbots Mead, esordì chiedendomi...