Giovanni Nardi, del Quotidiano Nazionale, ha intervistato Emilio D’Alessandro durante il Festivaletteratura di Mantova: una chiacchierata piacevole all’ombra dei tendoni in Piazza Leon Battista Alberti, alle spalle della Basilica di Sant’Andrea, per raccontare del primo incontro con Kubrick nel salotto di Abbots Mead, della collezione di macchine da scrivere, della batteria che Kubrick suonava raramente, delle telefonate con...
Location scouting per Eyes Wide Shut
Stanley voleva che lo accompagnassi anche nei sopralluoghi alle ville e castelli d’epoca scelti come location per Eyes Wide Shut. Preferiva spostarsi con la sua macchina, con me alla guida, così seguivamo con la Rolls il location manager e la sua auto, mentre dietro di noi un furgoncino portava l’assistente regista e il direttore della fotografia. La nostra carovana sfilava placida a 50 miglia orarie. «Perché diavolo va così...
Intervista a Rai News 24
Lunedì 3 settembre siamo stati ospiti di Meridiana, il programma di approfondimento del mattino condotto da Mario Forenza su Rai News 24. Nello studio di Saxa Rubra abbiamo presentato il libro raccontando la storia di Emilio D’Alessandro e confutando un po’ delle leggende che ruotano attorno la figura di Stanley Kubrick. In particolare, tra gli oggetti in possesso di Emilio, ce n’è uno in grado di mettere la parola fine...
Le spille di Barry Lyndon
Le spille sono state il fulcro della promozione di Barry Lyndon: rotonde, presentavano su sfondo nero una riproduzione del logo del film, una pistola bianca con una rosa rossa. Stilizzato ed elegante, era stato disegnato da Jouineau Bourduge, un artista francese dall’aria simpatica che incontrai varie volte a Abbots Mead. Quando le spille arrivarono a casa, Vivian, Anya e Katharina le indossarono subito e Stanley me ne dette un sacchetto pieno...
Il corredo dei marines
Il vestiario dei marines per Full Metal Jacket fu acquistato in negozi londinesi che vendevano abbigliamento militare di seconda mano. Le giacche con le tasche, di stoffa resistente, arrivavano invece dall’America, nuove, cucite sullo stesso modello di quelle d’epoca. Ognuna aveva una fettuccia di tessuto su cui era stato stampato il nome del Marine che l’avrebbe indossata. L’azienda che le produsse ne fece anche una con stampato...